giovedì 6 gennaio 2011

La buona abitudine di condividere

Seriamente, sarò antipatica e stressata ma io detesto chi condivide quei link che inneggiano all'autocelebrazione.
Mi riferisco a tutti quei "Non sono una ragazza semplice/sono matta/sono difficile ma se mi ami farò di tutto per te/con me ci vuole ben altro che un bel faccino" e similari.
Li detesto, li aborro.
Paladina di una grammatica ormai in via d'estinzione e di un etica della parola diffusa come un unicorno in un racconto di Tolkien, mi ritrovo ad essere colta da ingiustificati attacchi d'orticaria.
Che cosa vuol dire, quali valenze possono avere dei giudizi su se stessi?
Dire che si è in una determinata maniera.
Che poi, attenzione, non ho mai letto "sono una viscida carogna frega-ragazzi altrui e me ne vanto". Che davanti a cotanta espressione di grottesca sincerità, bè, m'inchino e mi zittisco.
Consapevolezza ed umiltà innanzi tutto.
Ciò che viene in genere veicolato è il concetto "Ho un milione di qualità che mi rendono trasgressiva e fichissima e non sono (qui parte d'agitata del dito indice in direzione dell'ignaro ascoltatore) squallida come le sciaquette che sei abituato a frequentare".
In genere seguono puntini di sospensione o reticenza.
Ora, premesso che sui puntini di sospensione si potrebbe scrivere un trattato intero.
Premesso che i puntini di sospensione sono TRE.
Non DUE, non QUATTRO,non QUINDICI, bensì, tre, il numero perfetto.
Si conviene che essi conducano ad un immaginario di sensazioni fisiche e oniriche da sogno.
Che la sola ragazza (cattiva, yeah!) in questione, può far provare al maschietto di turno.
Seriamente, ma siamo ridotte a questo?
Passi da un'adolescente in piena crisi d'identità (e anche qui sono stati versati fiumi d'inchiostro), va bene. Ma da femmine che si definiscono vere e proprie "Donne con le palle"(e anche qui ci sarebbe da aprire una parentesi moooolto lunga:siamo donne fuori dal comune solo se ci attribuiamo una caratterizzazione prettamente maschile?Autodeligittimiamo il nostro sesso?), certe cose non me le aspetto.
Perchè c'è questo imperante bisogno di dire "Ehi tu, fuori dalla mia nuvola"?
Perchè bisogna autopromuoversi per attirare maggiori consensi?
Di ciò che si è bisogna rendere conto solo alla propria coscienza.
Non ad un nugulo di più o meno semisconosciuti.
Leggete, imparate a distinguere le passioni umane, la follia, la dolcezza, l'amore.
E poi dimenticate tutto.
Poi staccate il computer e vivete.
E sperimentate sulla vostra pelle, nelle vostre mani, in mezzo al vostro sangue, tutto quello che avete imparato.
E se volete dire ad un uomo che siete speciali, fatelo, ma piantandogli gli occhi negli occhi.
E' indubbiamente più difficile, è indubbiamente più rischioso.
Ma almeno potete dire di avere provato.
E senza nascondervi dentro un link.
Ah, buona befana.

4 commenti:

Perline e bottoni ha detto...

Condivido pienamente l'orticaria più pruriginosa per errori (orrori) ortografici, accenti sparsi qui e là, congiuntivi sconosciuti ai più etc. etc. Detto questo, io, ingenua donnina/donnetta ho scoperto tempo fa che il mondo virtuale ha ormai soppiantato quello reale nella genesi di moltissimi rapporti uomo/donna (anche se spesso uono/femmina). Omuncoli che si spacciano per Superman grazie all'anonimato della rete, zo***le patentate che non raccatterebbero una cippa lippa piene di pretendenti arrapati. Il vero dramma è la solitudine imperante, la difficoltà nell'incontrare altre persone, ma soprattutto la bassa autostima che impedisce di essere se stessi e che costringe tutti ad una ipocrisia e a una menzogna latente.

Narcysa ha detto...

L'impoverimento socio-culturale in cui stiamo vivendo è tangibile,anche se non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Come ogni cosa la rete è un mezzo, sta a noi ben utilizzarlo.
Detto questo, a volte, mi verrebbe da dire a quei ragazzini che, se siam fortunati, han letto "Tre metri sopra il cielo", staccatevi da Fb e aprite pirandello.
Forse ho esagerato vero? ;)

Anonimo ha detto...

va bene, la situazione non è delle migliori ma.. (e uso due puntini apposta, invece di tre, perchè in fondo anche questa è libertà di espressione e non solo ignoranza delle regole ortografiche) ma a te cosa importa? vale davvero la pena avere l'orticaria per queste cose? non sarebbe meglio vivere la propria vita al meglio e accettare il fatto che l'uomo è e sarà sempre imperfetto? si può veramente pretende che tutti leggano e capiscano pirandello?

Narcysa ha detto...

Come chiunque violenta la lingua italiana, così, ai sensi dell'art. 21 della Costituzione, io mi ergo a paladina della sua difesa.
Non pretendo che tutti capiscano Pirandello, mi va bene anche Piccole Donne o Papà Gambalunga(romanzi che, oltretutto, adoro). Solo che, più mi guardo in giro, più vedo bambine vestite come le Bratz (e ti assicuro che sono stata molto gentile a non usare la locuzione "piccole sgualdrine in erba"). E questo non ha nulla a che fare con il "vivi e lascia vivere". Questo ha a che fare con il buon gusto e con il fatto che i bambini dovrebbero essere bambini.