venerdì 31 dicembre 2010

Persino il dolore più atroce si addomestica


Perchè le persone che ti vogliono bene (forse prevalentemente perchè i tuoi muffin caffè e noci son buoni ma non come quelli di Babington) sanno che cosa può renderti felice.

martedì 28 dicembre 2010

Sito web e...festeggiate con noi un anno di Narcysa!!!


 *

 E' finalmente online il sito Narcysa Retrò Chic!
E' ancora incompleto ma potete già vedere, cliccando su "Collezioni", alla sinistra del vostro schermo, le intere collezioni Nippon, Queen e Scintille :)

In più, visto l'avvicinarsi di un anno di "Signorine Retrò Chic" (il primo post di questo blog è datato 25 febbraio 2010), vorrei fare qualcosa per ringraziare tutte coloro che hanno creduto in noi.
Grazie per averci affidato i vostri desideri ed esservi fidate di quello che avremmo creato. Borse, borsette, cuscini, pochette, borsellini e qualsiasi idea che vi è frullata nella testa, noi abbiamo cercato di realizzarla, al meglio
Adesso vogliamo ringraziarvi con un regalo, con una piccola festa.
Ci piacerebbe vedere le, ormai, vostre Narcysa, con voi e la vostra città.
E se la vostra città non ha qualche monumento "tipico"(anche se non ci credo:),allora un piatto, un paesaggio, un uccello che nidifica solo dalle vostre parti, insomma, largo alla fantasia!
Tra tutte le foto pervenute (entrano in concorso anche i regali ricevuti eh, quindi ditelo alle vostre amiche!:) entro il 28 febbraio, verrà sorteggiata una Narcysa Retrò Chic "special edition- un anno di attività" che verrà recapitata gratuitamente alla gentile cliente :)
Quindi, che aspettate?
Armatevi di macchina fotografica e dite "CheeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeSeeeeeeeeeeeee"
;)

Ps: le foto considerate ai fini dell'estrazione sono quelle che perverranno, entro le 23.59 del 28 febbraio tramite messaggio privato di Fb o alla casella email narcysa@hotmail.com
Se possibile, inviate una breve presentazione del perchè avete scelto quel determinato monumento/piatto tipico/animale in via d'estinzione.
Se ci sono timide, inviatemi lo stesso le foto e provvederemo a mascherarvi per benino,non credo che la timidezza sia un buon motivo per non partecipare ad un concorso divertente ;)

 *foto realizzate per il servizio fotografico delle "Narcysa Queen", linea ispirata alle 4 regine dei semi delle carte

domenica 26 dicembre 2010

Quel che vedo dalla mia scrivania


Piove.
Di quella pioggia pungente e fredda. Col freddo che ti penetra sin sotto la pelle, a farsi strada in mezzo al sangue.
Sommersa da stoffe, libri, codici e codicilli, in ascolto degli elementi.
In attesa di un pacco che sembra non arrivare, in pena per un bambino e in contemplazione dell'ultimo Cd di Carmen.
Alle prese con la creazione di pochette e fermagli molto particolari


Il tessuto è un broccato a fondo nero con disegni rossi, con il quale ho realizzato una pochette per una delle mie cantante preferita. Una rosa rossa e una veletta nera di tulle rigido.


Qui la luce è pessima ma si tratta di un fermaglio in velluto viola con rosellina bianca satin e tulle rigido arricciato.
Santo Stefano, primo martire, primo testimone.
Testimone di una storia che va avanti da duemila anni.
Freddo e regali di Natale da finire.
E voglia di una cioccolata calda di contrabbando.

giovedì 23 dicembre 2010

Vigilia di Natale

Devastata da una copiosa sonnolenza e facente da ripieno ad uno chiccosissimo pellicciotto in vero ed esclusivo pelo sintetico, mi trovo davanti al computer in una sera da previgilia di Natale.
L'albero illumina il buio della stanza e regala dei contorni suadenti alle cose.
Regala magia.
Una serata senza lavoro, per una volta, dopo la frenesia furiosa di questi ultimi giorni.
Un sollievo perchè si hanno notizie di un pacco che si credeva perso e gli strali inviati alle Poste Italiane.
E Italia e chiedersi cosa vuol dire in questo ultimo scorcio di 2010, decorato da scontri di piazza, buttani e munnizza.
E allora non ci pensi e ti vien da dire che vuoi goderti i tuoi piaceri semplici, piaceri che non assapori da tempo perchè il gorgo di qualcosa che non vuoi ti ha preso e ti ha portato via con sè.
Piaceri semplici.
Una passeggiata in centro, a comprar tessuti e a chiaccherare con le commesse dolcissime e che volano leggiadre da un satin ad un broccato. Perdersi fra la gente e le casette di legno di un mercatino dell'artigianato e incontrare "colleghe" finora conosciute solo su internet e acquistare da loro qualche chicca per te e per tua sorella. Prendere un regalo di Natale per la Roccia e portarglielo e vederlo sorridere, ma fin dentro l'anima e sussurarti all'orecchio che questo libro lo leggerà subito. Comprare l'ultimo CD di Carmen Consoli nell'era di youtube, emule e tutto il cucuzzaro.
Buon Natale.
Sprecato e rimboccato, al vento gelido o nelle notti umide.
Voglio ricordare la mangiatoria di Betlemme, la commozione dei Pastori, e voglio immaginare di essere lì, innanzi all'Amore infinito.
E per fare questo non mi occorre una cesta piena di regali nè abiti lussuosi o abbuffate pantagrueliche.
Mi basta il cuore, mi basta cercare di aprirlo e spalancarlo al mondo.
Non è facile ed è per questo che ci proviamo ogni anno. Ed è per questo che c'è sempre una possibilità.
Per essere migliori.
Di tutto cuore, buon Natale.
Qui c'è profumo di pan di spagna.
E io ho un sonno terribile.

giovedì 16 dicembre 2010

Troppo stanca per pensare

Trovare il tempo per postare qualcosa diventa sempre più un miraggio.
La P.i.C., la P.G. e la creativa per eccellenza, sono chiuse in un palazzetto dello sport locale per sostenere gli esami di abilitazione all'avvocatura e oggi è il giorno della temuta redazione dell'atto giuridico che, in teoria, sarebbe il nostro lasciapassare per il dorato mondo del lavoro (seguono grasse risate).
In realtà la latitanza e, comprensibilissima, stanchezza della C.p.E. mettono a dura prova la mia resistenza psicofisica.
Natale è alle porte e, come un novello elfo di Babbo Natale, ma giusto un pelino più alta, mi affanno a spedire, recapitare, completare, sperimentare.
Lo studio legale d'altronde, reclama la mia presenza tra cancellieri isterici e complici, giudici che (fortunatamente) rinviano le udienze e chilometri e chilometri percosi a piedi. Io che, indossati i miei robusti stivaletti, novella Swarz in gonnella (sì, quello di "Sono Alex Swarz e ora mi pappo il mio Kinder Pinguì". Quando quest'estate vinse l'ennesima gara e lo intervistarono avevo la strana sensazione che stesse per dire "Sono Alex Swarz, ho vinto la gara...tutto merito dei miei Kinder Pinguì!") sembro ripetere il motto dell' associazione di salvataggio di Bianca e Bernie: "Tra pioggia, vento e intempertie, farò dovunque il mio dovere!"
Infatti non c'è tempesta, temporale o monsone che possa evitarmi il sacro uffizio della fila all'ufficio notifiche. Fila che in questi giorni viene fatta sollo la pioggia, imbacuccati versione Omino Michelin e che aggiunge all'ingombro consueto di agende, fascicoli, sentenze fotocopiate e pinzellacchere varie, anche l'ombrellume e le scarpe bagnate che rischiano di farti fare un bello scivolone sui deliziosi gradini di marmo del tribunale.
Le file però, aggiungo, non sono il mio forte.
Questo mi spinge a presentarmi davanti le porte, rigorosamente sbarrate, degli uffici, prima dell'orario di apertura.
Il che in soldoni si traduce che io alle 7.30 sono già operativa sul posto.
Adesso la domanda che alberga in qualunque cervello normodotato è la seguente:"Se questa di giorno lavora, di notte lavora e alle 7.30 è già parcheggiata sotto al tribunale...non dorme mai??"
Ecco.
Mi avete scoperto.
Ho visto cose che voi umani....

lunedì 6 dicembre 2010

Nuove collezioni

Nel Calderone della premiata Ditta Narcysa & Co. ci sono tante novità.
In primis le tre nuove collezioni che saranno presto visibili sul sito www.narcysaretrochic.com (in costruzione, presto, prestissimo visibile anch'esso).


La Nippon


Atmosfere orientali declinate in due tonalità di colore. LA nippon collection vi porterà in un mondo incantato di draghi e pavoni, principesse e favole.
Realizzate con sete e raso, catene vintage ed elementi particolari come il cavallino ecologico.
Ideale per un regalo speciale, anche da farsi da sole.


La Queen

Queen collection: quattro pezzi per quattro regine. Regina di cuori in candida ciniglia e ricamo rosso fuoco con swarosky in tinta, Regina di picche in cavallino ecologico e ricamo in viola, Regina di quadri, un cubo scintillante e ricamo in nero con ciondolo in onice e perle nere, Regina di fiori, fondo nero e ricamo verde smeraldo.
E un ultimo pezzo che vede le quattro regine insieme, tutte sul tappeto verde pronte a decidere quale di loro avrà la supremazia.
Quale regina sarà la vincitrice?


La collezione Scintille


La collezione Scintille vi illuminerà di luce argentata e vi accompagnerà nelle vostre magiche serate di festa. In nero e in rosso, preziosi fili d'argento si intrecciano in volute importanti.
Un particolare scintillante capace di valorizzare anche una semplice mise total black.
Perfette, brillanti, chic.
 

Accanto a queste (visibili allo stato attuale completamente su Fb ma su richiesta posso postare foto :) abbiamo anche altre novità! 
Le prime Narcysa sono sbarcate su suolo capitolino presso lo "Scrigno di Gloria", via dei Gracchi 25, vicino al Vaticano (quindi se vi trovate da quelle parti fateci un salto, il negozio di Gloria è una chiccheria!) e altre arriveranno in provincia di Milano.
Per un pensierino, per un regalo, per dire a qualcuno che le vegliamo bene ;)

domenica 28 novembre 2010

La Pic e la domenica mattina

Questa è impareggiabile.
Manco da una settimana dallo studio legale a causa di varie ed eventuali.
Mi accingo a preprarare domani il mio rientro in studio quando la P.G. assaltata da un sospetto virus intestinale mi chiede di andare domani in udienza con lei.
Premesso che io sono del parere che se sta male dovrebbe stare tranquilla a casa, mi offro di farle compagnia; guidare in autostrada in preda alla nausea e ai contorcimenti di stomaco non ha mai fatto bene a nessuno.
Bene, ci organizziamo e avverto la P.i.C. che domani non sarò con lei.
Non ottengo risposta immediata e immegino che sarà in giro col biblico fidanzato.
Improvvisamente mi squilla il telefono.
E' la P.i.C.
"Ciao che stai facendo?"
"Ciao cara, sto un pò lavorando"
"Bene, scendi che sono sotto casa tua"
Io obbedisco, lesta abbandono le mie pantofole muccate per un paio di più decorose scarpe da tennis e mi precipito.
Baci, abbracci e cose care.
E' venuta per reclamare la mia presenza domani.
Ci parla lei con tutti quanti.
Ragazze, fate vobis, io faccio quello che dite voi :D

lunedì 22 novembre 2010

Non sono per niente stanca

Sembra l'abbandono del blog.
Una torta di carote di cui è rimasto un pallido ricodo di mandorle croccanti.
Si lavora incessantemente alle nuove collezioni Nippon, Queen e Scintille e nel frattempo, leggiamo splendidi articoli scritti su di noi da chi è rimasto contento del nostro lavoro.
Rosa Peonia è un negozio che si trova a San Zenone al Lambro, in provincia di Milano.
Dovrebbe vender fiori. Almeno così ho capito.
Ma in realtà vende sogni, se mi si passa l'espressione.
Fatine, lanterne, copripacco, fermatovaglioli, segnaposti, oggetti che riportano alla memoria un'epoca dolce e lontana, di favole e delicatezza, di charme e semplicità.
C'è un pò di Narcysa tra queste meraviglie, e presto, molto presto, ci sarà molto di più.

domenica 14 novembre 2010

Frivolezze domenicali

Siccome ogni tanto la giurista/borsettara/foodblogger si ricorda anche si essere un'aspirante pasticcera, direttamente dal mio meraviglioso forno ventilato, la torta di carote.



Ingredienti:
- 250 gr di carote
- 60 gr di farina
- 50 gr di maizena
- 150 gr di mandorle pelate
- 1 cucchiaio di zucchero
- 150 gr di zucchero a velo
- 5 uova
- due cucchiaini rasi di bicarbonato
- la scorza grattugiata e il succo di un limone


Pelate, lavate e grattugiate finemente le carote. Tritate le mandorle con un cucchiaio di zucchero, fino ad ottenere una polvere.
Sbattete i tuorli con 100 gr di zucchero a velo finchè saranno spumosi, aggiungete le carote e le mandorle tritate, unite la farina, maizena e il bicarbonato setacciati; amalgamate bene, profumate con la scorza grattugiata e il succo di limone.
Montate a neve ferma gli albumi e incorporateli al composto mescolando dal basso verso l'alto.
Imburrate e infarinate una tortiera di circa 24 cm di diametro, versatevi l'impasto, livellate la superficie e cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti (fate sempre la prova stecchino).
Lasciate raffreddare la torta su una gratella da pasticcere, spolverizzatela di zucchero a velo e decorate con qualche mandorla.


venerdì 12 novembre 2010

Quello che ogni serio avvocato fa

Scene da studio.
Vi presento la mia scrivania come appariva ieri pomeriggio.



1. Computer VAIO rosa
2. Portapenne piumato rosa
3. Calendario "Viva il cioccolato"
4. Tazza azzurro elettrico
5. Termos contenente tè nero ai frutti di bosco assolutamente bio e solidale (acquistato da altromercato)
6. Varie ed eventuali ma non determinanti (fascicoli, codice di procedura civile, cellulare, matita a forma di tartaruga proveniente dal negozio Bartolucci di Roma, post it et similia).
Questa scrivania fa di me un vero e proprio principe del foro.
Ma la cosa peggiore è che ieri mi sono sentita come Pena e Panico davanti ad Ade( 9:49) quando uno dei miei Mastri ha cominciato a farmi domande molto semplici, e puramente organizzative, delle quali io avrei dovuto conoscere la risposta.



Tant'è che lui ad un certo punto mi fa: "Ma stai bene? Oggi mi sembri rallentata"
-.-'
Avrei voluto aprire una voragine versione Acme e sparire immantinente dentro essa.

Per il resto lavoriamo alacremente alla collezione Nippon (pochette, borsette da polso, borsellini e una borsa più grande), alla Queen (ispirata alle quattro regine dei semi delle carte da gioco) e alla Scintille, una serie di borsette e borsellini ideati apposta per una serata speciale e scintillante.

martedì 9 novembre 2010

Anteprima Nippon Collection e novità fotografiche

Si informa il gentile pubblico dell'apertura di uno spazio su flickr che vorrei riempire di foto delle mie bellissime clienti con le loro esclusive borsette. Sarei molto grata della vostra squisita collaborazione :)


lunedì 8 novembre 2010

Piove?

Quella che avete davanti è una donna distrutta.
Uno spettro che vive in simbiosi con il suo computer e che cerca disperatamente le deleghe per poter varcare la soglia della V sezione del tribunale o della sezione Separazioni e Divorizi.
Avrei tanto da aggiornare ma nessuna correlativa brillante avventura da raccontare. E non perchè non abbia avvenimenti carini da raccontare ma, semplicemente, perchè sono letteralmente disconnessa.
Tra sito, tribunale, borsette e blog di cucina, non ho neanche il tempo di lavarmi i capelli.
E quando riesco a lavarmeli, ovviamente sempre ad orari improbi tipo alba o piena notte o dopo pranzo quando si rischia la congestione, vengono per il 90% delle volte (il restante 10% è in grazia di Dio)un informe ammasso lanuginoso del quale mi consolo dicendo :"Almeno sono puliti!"
Bella consolazione (anche se, la questione lavaggio tricotico random è comune tra le colleghe avvocati. Qualche giorno fa, innanzi ad una macchina fotocopiatrice, in fila, che lo dico a fare, approfondivamo tale argomento. Sarebbe bene organizzare un summit mondiale).
Dicevamo, tante cose ma energia zero per raccontarle.
E allora mi limito a far parlare le immagini.


Borsa di duchesse rosa antico con frangia di seta e ricamo realizzato a mano con corallini dorati (la foto è pessima, il tessuto è molto difficile da rendere -.-). Interno foderato in raso rosa, leggermente imbottita. Catena dorata originale vintage.
Insieme a questa sono stati realizzati due deliziosi cuscini (essì, la premiata ditta si occupa anche di complementi d'arredo) che faranno bella mostra di sè nella vetrina di questo negozio qui assolutamente adorabile.






Cuscino di misura 30x30 cm in cotone lilla, con ricamo realizzato a mano e nappe ai quattro angoli. Chiusura con cerniera, imbottituira.


Cuscino 20x20 cm realizzato in cotone rosa, un bocciolo di rosa ricamato a mano e corallino dorato applicato. Passamaneria viola. Chiusura con cerniera, imbottitura





Borsetta a spalla in velluto di cotone marrone, di forma leggermente trapezoidale con fiocchetto e interno a stampa animalier. Leggermente imbottita.




Particolari


Interno


Alla prossima piccola anticipazione della collezione Nippon :)

lunedì 1 novembre 2010

Di Roma, civette e scamorze

Tornata da una settimana a Roma, tornata da pioggia, sereno, nuvole, il grigio verde del Tevere, i cormorani sull'isola tiberina, i massaggi e i petali di rosa, le risate e le passeggiate interminabili, il cibo che diventa costante sottofondo tra un monumento ed un'altro.
La torta di noci di Babington, la Cantantessa nell'ascensore, la signora del 4° piano che si lamenta del mio passo felpato e il coraggio di tutto il gruppo ad ascoltare nascosti, chi sotto le coperte, chi dietro la propria porta.
Una spilla con una civetta, abiti, cous cous e fagiolini, persone nuove e amici ritrovati, scamorza e miele da evitare.
Gelato alle castagne e la mia nuova migliore amica, nuove prospettive, nuove speranze.
E fango, fango, sempre più fango nell'Italia del medioevo intelluale e coscenziale dove si torna servi della gleba. E dove si vuole far passare per violenti e riottosi dei concorsisti che sventolano fogli bianchi e che urlano alla vergogna delle Istituzioni che dovrebbero deontologicamente essere Illibatissime e Specchiate.
E quella pulizia morale la vengono a chiedere a noi giovani che forse non lo siamo più e che ci chiamano bamboccioni e che non abbiamo spazio per alzare la testa ed avere la dignità del nostro percorso e della nostra fatica perchè non ci è permesso.
E allora poi pensi che è tutta fatica sprecata, che tutti quegli strepiti, pianti, quello stridor di denti è stato inutile.
E trovi molta ma molta più soddisfazione nel creare borsette, nel rifugiarti nell'immaginifico mondo dei tessuti colorati e della passamaneria in pizzo.
E chissà che un giorno quel sogno, Catania, Roma, Perugia - non necessariamente in quest'ordine - non si possa avverare.

sabato 23 ottobre 2010

Quello che non avete mai osato chiedere

Il tipico approccio di colui il quale si iscrive alla facoltà di giurisprudenza è piuttosto fantasioso.
Merito dei vari Codice d'onore, JAG, e, quella che preferisco, Elle Woods.
Si immaginano scene di ciceroniana memoria con il giudice (il sogno dell'esistenza della giuria viene infranto all'esame di procedura civile) che pende dalle nostre labbra mentre noi scioriniamo sicuri inappuntabili argomentazioni giuridiche.
Sognamo le aule, sognamo le toghe, sognamo la gloria.
Ebbene, nulla di più falso.
Cominciate a eliminare il luccichino stile Occhi di Gatto dalla vostra giuridica dentatura.
Il vostro approccio con le aule di tribunale sarà piuttosto confuso.
Vedrete sul fondo una moltitudine di tipi umani che cercano di entrare in una piccola stanza di un paio di metri quadrati.
E al che vi chiederete se siete andati in tribunale o al mercato.
Vi guarderete intorno spersi e vedrete soggetti trafelati e sudati che reggono pile e pile di quelli che assomigliano a dei fascicoli giudiziari. Sì, il luogo deve proprio essere quello.
Cercherete di farvi spazio in quella stanzetta.
Lo spazio vitale concesso a ciascuno è minuscolo, meglio tenere le penne a portata di mano perchè non riuscirete a ravanare nelle vostra borsa.
Tra la moltitudine vedrete una sorta di tavolo e un soggetto (che a volte riesce ad essere alto un metro o poco più) assiso dietro.
Bene,quello è il giudice.
Si, quello che si vede piccolino da lontano, quello che guarda i fascicoli come se fosse Cerbero e che concede rinvii come se piovesse.
E che si infuria quando gli avvocati mandano dei poveri praticanti ignari dei fatti di causa (e fidatevi, 9 volte su 10 voi sarete quegli ignari praticanti).
L'udienza tipo non si svolgerà semplicemente per darvi la possibilità di dare sfoggio della vostra incontenibile sapienza ma si svolgerà più o meno così:
- messa a turno del fascicolo (guai ad esercitare magheggi sul divino Turno, si rischia il linciaggio).
- attesa interminabile (si sa, ci sono dei signori giudici che, pur fissando l'udienza per le 11, arrivano sistematicamente alle ore 12. Quello che le cancellerie non comunicano è che, evidentemente, tali magistrati provengono da fusi orari diversi da quelli in uso in Italia).
- presentazione davanti al giudice.
A questo punto, se avrete un P.i.C. che vigilerà sulla vostra immagine, pretenderà che vi presentiate al giudice non in All Stars e giubotto di jeans ma in giacca doppio petto. Non pretenderà i tacchi perchè avrà pietà di voi.
Il giudice vi guarderà per trenta secondi con un aria che varierà dal "tenero, un nuovo praticante" passando per "''mbeccile sbrigati che ho cose migliori da fare che ascoltare le tue inutili ciance" e per finire,quelli che preferisco, in "Io sono la Cassazione".
Il tutto durerà variabilmente dal minuto al minuto e mezzo durante il quale avrete sviluppato una gastrite che sarà solo il prodromo di tutte le malattie ansiogene che porterà la professione.
Ecco, questo per dire che mi piace un sacco fare l'avvocato.
O quanto meno provarci.
Passando a cose frivole, oggi presento una borsettina a mano carina, carina, carina, realizzata in broccato vintage e con una nappina molto sbarazzina









Ragazze, ovviamente questo è per voi, così da non sentire troppo la mia mancanza...questa settimana pensatemi ;)

giovedì 21 ottobre 2010

Sconti, sconti,sconti

In attesa di un nuovo, interessantissimo (!!) post vi propino una comunicazione di servizio.
Ehm.
Schiarimento di voce.
"Dlin dlon. Si comunica alla gentile utenza che da stasera fino alla mezzanotte di domenica 24 ottobre, sulla Halloween collection verrà effettuato uno SCONTO DEL 15% + LE SPESE DI SPEDIZIONE con prioritaria GRATUITE. Dlin dlon"
E quindi in sostanza:
Borsa grande con zucca: 30 euri;
Pochette con scopina dorata: 17 euri;
Borsellino con zucca: 13 euri;
Venghino siori e siore!

venerdì 15 ottobre 2010

Questioni di principio

Tornata al lavoro da appena tre giorni ho già accumulato una mancanza di ore di sonno da vincere il bambolotto ninno nanno in palio.
Dall'alba al tramonto- e spesso molto dopo- mi arrovello su questioni giuridiche e talvolta culinarie.
Vorrei essere una e trina per poter cucire, scrivere e fare i compitini per la realizzazione del sito.
Mi rincorrono la collezione nippon e la nuova Queen, gli ordini e i prossimi regali di Natale ( a proposito, cominciate a pensarci bene bene :), il tessuto che ci seppellirà tutti e il canide che per scendere a far pipì deve essere adescato da una coscia di pollo.
Nonostante ciò, e nonostante io debba immantinente fuggire  allo studio legale dove tutta la crew mi aspetta a braccia aperte e con una lettera di diffida in mano, devo rendere pubblica una mia riflessione.
Anzi, facciamo due, ma giusto per dovere di cronaca.
La prima:
Io non amo i link di Facebook.
Non amo quelle cose ovvie da adolescenti con le frangette tipo Yorkshire e trucco da pornostar.
Non amo i "Ho solo un difetto: sono troppo buona" che diamine, l'avesse detto Madre Teresa di Calcutta, chapò, ma tutto il resto del mondo no, no e poi no.
Non amo i "Odio la falsità, l'arroganza e la cattiveria".
No cara, a me piacciono, le adoro.
Adoro quando parlo con le persone arroganti, adoro sapere che la mia amica che dice di volermi bene alle mie spalle racconta la mia vita minuto per minuto e soprattutto amo, letteralmente, quando la mia capo ufficio, casualmente, versa il suo costosissimo rouge noir sulle mie note appena scritte,e un minuto prima che chiuda l'ufficio. L'ultimo giorno.
Ma soprattutto, quello che detesto dal profondo, quello che mi viene l'orticaria solo a pensarci, quello che istituirei la pena di morte con voti favorevoli a grande maggioranza, sono quei link pieni, infarciti e rimboccati di ERRORI GRAMMATICALI O DI SINTASSI.
Seriamente.
Posso passare sopra a tutto.
Posso passare sopra ai vari unatorta/lavoro/acconciatura/smalto/calzini/mutande/mododimorire per ogni segno zodiacale.
Con un sopracciglio alzato. Anzi due. Ma lo accetto.
Ma tu, che scrivi link cretini che già per il sol fatto che li pensi, mi verrebbe il dubbio sulla tua esistenza nel mondo, almeno controlla che in quelle DUE righe ci sia una sequenza semplice: SOGGETTO-VERBO-COMPLEMENTO.
Detto questo, passiamo alla questione number two.
Qualche settimana fa mi contatta una signorina che, semplicemente, utilizza 34 messaggi di fb per ordinarmi una pochette elegante con determinate caratteristiche che però, non condividevo.
Ma si sa che la cliente ha sempre ragione e allora, proviamoci, infondo, mi dico, non è che se non piace a me non può piacere a nessuno.
La signorina però ha un problema. Ha una ricorrenza e vorrebbe la borsa in brevissimo tempo.
Io cerco di accontentarla, accantono degli ordini precedenti ma, mi dico, in fondo ha una ricorrenza, la capisco, ci tiene a fare bella figura.
Finisco la borsetta prima del previsto e glielo comunico.
Lei tutta contenta mi chiede una foto.
Della foto la ragazza non rimane molto contenta (proprio per i motivi che mi perplimevano all'inzio) ma le faccio notare che mi sono attenuta scrupolosamente alle sue indicazioni.
Mi chiede se è possibile fare delle modifiche, proponendone addirittura di tridimensionali, ma io mi rifiuto nettamente perchè si rovinerebbe tutto il tessuto sottostante.
Bene, mi aveva assicurato che avrebbe comunque preso la borsetta - come avrebbe fatto qualsiasi persona conscia di aver concluso un contratto con un'altra -.
Infatti.
La signorina mi ha anche brillantemente tolto l'amicizia su fb.
Ma io non demordo.
Quella borsetta la vedrete presto su questi schermi, fatta a modo mio e ad un prezzo proprio stracciato!
Parola di lupetto.

domenica 10 ottobre 2010

Fare i conti senza l'oste

Una settimana fa scrivevo e salvavo in bozza questo:

"Lo studio legale povero e abbandonato ogni tanto mi reclama tramite la P.i.C ma io svio, sorrido, faccio la gnorri per non sostenere il suo sguardo tremebondo. Ma io strenua - e con una certa dose di pelo sullo stomaco - vado avanti nel mio soggiorno marittimo. Forte soprattutto del fatto che qui, nel ridente paesiello, per me la vita non ha una dimensione temporale con tutti gli annessi e connessi.
Tipo.
Mi son portata dietro si e no due pantaloni di tuta e qualche orrida maglietta stipata in qualche cassetto dimenticato. Quelli in cui conservi i capi più orripilanti che possiedi ma che non butti perchè "ti pare peccato". E poi li tiri fuori per improbabili gite fuori porta con lo zio Alfonsino che tanto è ceco e non vede una mazza.
Poi però ti parte l'abbassamento di coscienza. E quando ti manca la dimensione temporale non ti accorgi che sei andata nell'unico supermercato/centro commerciale della zona vestita con:
- tuta di un indefinibile colore tra il grigio topo morto e il grigio cinquecento metallizzata graffiata
- maglietta Lee risalente agli anni novanta anch'essa di un indefinito verde acqua (ma quel colore è sempre stato indefinito)
- infradito di paglia
- ( e qua arriva il pezzo forte, siamo al limite dell'articolo vintage) maglione Chacarel oversize che un tempo era blu. adesso è sul...blu scolorito (sia chiaro, io adoro questo maglione)."

Bene.
Una settimana fa.
Ieri o l'altro ieri mi telefonano la P.G. e la P.i.C.
Prima con voce garrula mi informano che mi seguono sempre qui dal blog (ragazze, mi raccomando, non mi spiumate il portapenne mentre non ci sono) e che apprezzano la collezione Halloween. E questa è, come si dice dalle mie parti, a stricata dò cuttuni sciusu prima dà 'gnizioni*.
Poi l'annuncio, la doccia fredda.
I mastri ti reclamano per farti un discorsetto - per pochi eletti, aggiunge una P.i.C. sollevata dal fatto che mercoledì mattina alle 9.00 sarò con lei a scarpinare per le scale del tribunale - e qua mi parte l'ansia.
Ok, signori, lo so.
Sono fuggita qui tre mesi orsono. Tre mesi in cui ho lavorato, lavorato, lavorato.
Il rientro è alle porte.
Adesso mi sono beccata pure un raffreddore da vicks e rinazina.
Qui piove da tre o quattro giorni e l'unica cosa da fare sarebbe rinbecillirsi davanti alla tv.
Ci sono in ballo tante cose (in primis il sito in costruzione www.narcysaretrochic.com) e vorrei sdoppiarmi in tre o quattro moltiplicando la mia giornata, non in 27 ore (come scriveva una giornalista sulla mia rivista scientifica preferita) ma almeno in 48.
Di giorno avvocato o presunto tale, in pausa pranzo blogger culinaria, di notte borsettara.
Ma credo di essermi già lamentata di questo.
E' solo che ho talmente tante idee da realizzare che vorrei avere anche tanto tempo da dedicare a questa cosa che mi piace veramente tanto.
Bene, due righe di lamentele bastano per oggi.
Sono i fazzoletti che non bastano mai.
Oggi presento una borsetta realizzata qualche tempo fa (già felicemente nelle mani della sua mamma) ma che per svariati motivi posto soltanto adesso.
Si tratta della rivisitazione (qui solo pezzi unici siori e siore) di un modello piaciuto moltissimo






Si tratta di una borsetta a spalla in tessuto damascato con interno in raso viola.


La chiusura è con cerniera.
Ho poi realizzato una falsa broche applicando perline e cristalli swarovsky






Le foto son pessime, le descrizioni anche.
Ma siate clementi, non si può pretendere granchè da qualcuno strafatto di zerinol e vicks.



*per i non indigeni traduco letteralmente: "lo strofinio dell'alcol sulla pelle prima di una iniezione". Però così non rende :D

mercoledì 6 ottobre 2010

Mini collezione Halloween

Con l'autunno le foglie dovrebbero cadere.
Il problema è che davanti a mia c'è l'Africa e l'autunno sembra non arrivare ancora.
Foglie verdi e giornate da mare caratterizzano questo che è l'ultimo scorcio d'estate.
Nel resto del paese però il tempo è da zucche, streghe, scope e gatti rognosi ed è quindi tempo della mini collezione Halloween.


Si tratta di due borse più grandi, una pochette e un borsellino.


Shopper in gabardine di cotone nero con zucca interamente ricamata a mano (E. 35)


Interno foderato in raso arancio. Misure 40 cm(larghezza)x 32 cm(altezza)



Borsetta a spalla in gabardine di cotone nero con gatto (ispirato a quello di "Le Chat noire") con luna piena


Il micio è ricamato in cotone perlè grigio e al posto degli occhi sono applicati due swarovsky trasparenti. Le vibrisse e la luna sono realizzate con matassina mulinè metallizzata dorata. Applicazione di paillettes arancioni (E. 30)


L'interno è foderato in raso arancione. Misure 33 cm (larghezza)x 27 cm (altezza)


Pochette in gabardine di cotone nero leggermente imbottita con ricamata una scopina e una falce di luna. (E. 20)


La scopina è realizzata con matassina mulinè metallizzata, la luna con cotone perlè grigio. Paillettes arancioni applicate.


Interno foderato in raso nero. Misure 24 cm(larghezza) x 23 cm (altezza)

Borsellino con applicazione ricamata interamente a mano, leggermente imbottito (E. 15)


Interno foderato in raso arancione. Misure 18 cm (larghezza) x 15 cm (altezza)


Ogni pezzo è unico e non riproducibile.
Una mini collezione dai piccoli prezzi ;)

domenica 26 settembre 2010

Forse che forse

Ce l'ho fatta.
L'ambientazione dark non era proprio il mio forte, andava a nozze con le Chat noir ma non con le mie rimanenti diottrie.
Forse questo giallino ci salverà tutti.
La mia duplice attività si è tripartita: di giorno e di pomeriggio praticante avvocato, di notte borsettara e, udite, udite, dopo pranzo- e prima di andare in studio- blogger culinaria qui .
Forse è anche per questo che mi sento un tantino, giusto un attimino stanca.
Ma io propenderei per altri motivi.
Ma lasciamo stare, il post è ricco e, ai lamenti psicotici di una visionaria amante di piume e frange, occorre sostituire immagini che parlano da sè.


La modella Floriana, nell'ambito del workshop streetstyle per il MedFest, indossa Ruth, borsetta a sacchetto in seta marrone vintage dipinta a mano. L'interno è foderato in raso dorato, si chiude con una passamaneria marrone con due nappine beige alle estremità. Può essere portata a spalla o a mano, la catenella può essere riposta dentro la borsetta.


Qui vediamo Caterinetta, borsetta a mano in seta turchese con stampa floreale tono su tono. Foderata in raso in tinta.
Catena dorata, chiusura con cerniera invisibile e frangia decorativa in seta.


Qui abbiamo Alessandra, borsetta realizzata in delicato satin rosa, interno foderato in raso, catenella dorata.
Risate e piedi stanchi un pò per tutti (ma per Floriana di più), scatti, scatti e ancora scatti.
Una bella esperienza davvero!
Effettivamente, indossate da una bella ragazza, le mie borsette fatto tutto un altro effetto ;)
Per quel che riguarda invece il reparto novità, mi sono, sotto richiesta della mia commessa preferita (è lei che taglia tutti i tessuti che poi diventano borsette ;), cimentata con il tessuto animalier. Un leopardato pelosetto che è diventato una borsetta da portare a spalla


E' chiusa con una cerniera, ed è foderata internamente di raso nero.


Il fiocchetto è realizzato con una striscia asimmetrica di raso nero sfilacciata ad hoc



Per serate da panterone ;)

giovedì 23 settembre 2010

Ambientazione dark

Io in genere non amo il nero.
Sono più per i colori pastello, per quelli caldi che ti avvolgono come una coperta.
L'ambientazione volutamente cupa è un'anteprima dei toni halloweeniani e del freddo che sta già stringendo parte della penisola.
(No,da queste parti siamo ancora in calzoncini ed infradito).
O più semplicemente è un alibi per utilizzare quella meravigliosa immagine di un locale di Parigi del XIX secolo che mi piace tanto. E ho avuto bisogno di uno sfondo che ci andasse a nozze che non fosse un salmone troppo aranciato.
Che dite, funge?
Almeno fino ad Halloween che la mini collezione ha bisogno di un'adeguata vetrina in cui far sfoggio di tutto il suo splendore ;)

martedì 21 settembre 2010

Paesaggi marittimi e lacrime di cristallo

Mi piace definire la mia ultima fatica borsifera come paesaggio marittimo coperto di lacrime di cristallo.



L'idea di partenza era parecchio confusa.
Doveva essere qualcosa di molto sbrilluccicoso, fiocchettoso e con il nome della destinataria ricamato ma ciò che atteneva a colore, forma e particolarità varie rimaneva un fitto mistero.
Al colore pian piano ci siamo arrivati (embè, il nero lo abbini con tutto). Il resto è stato più complicato.
Ricami?
Forse qualche bel ramo di corallo sulla fantasia a pieghe, realizzato con una matassina di mulinè metallizzato per dare una bella luce.
Ma ancora non ci siamo.
E allora l'idea, l'aggiunta di cristalli Swarovsky che creano un fondale marino.



E il ricamo del nome della destinataria sul retro.


Il posto per il fiocco non c'era nella composizione.
E allora giù, una cascata di lacrime di cristallo.


L'interno è foderato in raso nero


Da queste idee un pò confusa è uscita fuori una borsa secondo me molto elegante e decisamente molto luminosa.
Voi cosa ne pensate? :)