domenica 28 novembre 2010

La Pic e la domenica mattina

Questa è impareggiabile.
Manco da una settimana dallo studio legale a causa di varie ed eventuali.
Mi accingo a preprarare domani il mio rientro in studio quando la P.G. assaltata da un sospetto virus intestinale mi chiede di andare domani in udienza con lei.
Premesso che io sono del parere che se sta male dovrebbe stare tranquilla a casa, mi offro di farle compagnia; guidare in autostrada in preda alla nausea e ai contorcimenti di stomaco non ha mai fatto bene a nessuno.
Bene, ci organizziamo e avverto la P.i.C. che domani non sarò con lei.
Non ottengo risposta immediata e immegino che sarà in giro col biblico fidanzato.
Improvvisamente mi squilla il telefono.
E' la P.i.C.
"Ciao che stai facendo?"
"Ciao cara, sto un pò lavorando"
"Bene, scendi che sono sotto casa tua"
Io obbedisco, lesta abbandono le mie pantofole muccate per un paio di più decorose scarpe da tennis e mi precipito.
Baci, abbracci e cose care.
E' venuta per reclamare la mia presenza domani.
Ci parla lei con tutti quanti.
Ragazze, fate vobis, io faccio quello che dite voi :D

lunedì 22 novembre 2010

Non sono per niente stanca

Sembra l'abbandono del blog.
Una torta di carote di cui è rimasto un pallido ricodo di mandorle croccanti.
Si lavora incessantemente alle nuove collezioni Nippon, Queen e Scintille e nel frattempo, leggiamo splendidi articoli scritti su di noi da chi è rimasto contento del nostro lavoro.
Rosa Peonia è un negozio che si trova a San Zenone al Lambro, in provincia di Milano.
Dovrebbe vender fiori. Almeno così ho capito.
Ma in realtà vende sogni, se mi si passa l'espressione.
Fatine, lanterne, copripacco, fermatovaglioli, segnaposti, oggetti che riportano alla memoria un'epoca dolce e lontana, di favole e delicatezza, di charme e semplicità.
C'è un pò di Narcysa tra queste meraviglie, e presto, molto presto, ci sarà molto di più.

domenica 14 novembre 2010

Frivolezze domenicali

Siccome ogni tanto la giurista/borsettara/foodblogger si ricorda anche si essere un'aspirante pasticcera, direttamente dal mio meraviglioso forno ventilato, la torta di carote.



Ingredienti:
- 250 gr di carote
- 60 gr di farina
- 50 gr di maizena
- 150 gr di mandorle pelate
- 1 cucchiaio di zucchero
- 150 gr di zucchero a velo
- 5 uova
- due cucchiaini rasi di bicarbonato
- la scorza grattugiata e il succo di un limone


Pelate, lavate e grattugiate finemente le carote. Tritate le mandorle con un cucchiaio di zucchero, fino ad ottenere una polvere.
Sbattete i tuorli con 100 gr di zucchero a velo finchè saranno spumosi, aggiungete le carote e le mandorle tritate, unite la farina, maizena e il bicarbonato setacciati; amalgamate bene, profumate con la scorza grattugiata e il succo di limone.
Montate a neve ferma gli albumi e incorporateli al composto mescolando dal basso verso l'alto.
Imburrate e infarinate una tortiera di circa 24 cm di diametro, versatevi l'impasto, livellate la superficie e cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti (fate sempre la prova stecchino).
Lasciate raffreddare la torta su una gratella da pasticcere, spolverizzatela di zucchero a velo e decorate con qualche mandorla.


venerdì 12 novembre 2010

Quello che ogni serio avvocato fa

Scene da studio.
Vi presento la mia scrivania come appariva ieri pomeriggio.



1. Computer VAIO rosa
2. Portapenne piumato rosa
3. Calendario "Viva il cioccolato"
4. Tazza azzurro elettrico
5. Termos contenente tè nero ai frutti di bosco assolutamente bio e solidale (acquistato da altromercato)
6. Varie ed eventuali ma non determinanti (fascicoli, codice di procedura civile, cellulare, matita a forma di tartaruga proveniente dal negozio Bartolucci di Roma, post it et similia).
Questa scrivania fa di me un vero e proprio principe del foro.
Ma la cosa peggiore è che ieri mi sono sentita come Pena e Panico davanti ad Ade( 9:49) quando uno dei miei Mastri ha cominciato a farmi domande molto semplici, e puramente organizzative, delle quali io avrei dovuto conoscere la risposta.



Tant'è che lui ad un certo punto mi fa: "Ma stai bene? Oggi mi sembri rallentata"
-.-'
Avrei voluto aprire una voragine versione Acme e sparire immantinente dentro essa.

Per il resto lavoriamo alacremente alla collezione Nippon (pochette, borsette da polso, borsellini e una borsa più grande), alla Queen (ispirata alle quattro regine dei semi delle carte da gioco) e alla Scintille, una serie di borsette e borsellini ideati apposta per una serata speciale e scintillante.

martedì 9 novembre 2010

Anteprima Nippon Collection e novità fotografiche

Si informa il gentile pubblico dell'apertura di uno spazio su flickr che vorrei riempire di foto delle mie bellissime clienti con le loro esclusive borsette. Sarei molto grata della vostra squisita collaborazione :)


lunedì 8 novembre 2010

Piove?

Quella che avete davanti è una donna distrutta.
Uno spettro che vive in simbiosi con il suo computer e che cerca disperatamente le deleghe per poter varcare la soglia della V sezione del tribunale o della sezione Separazioni e Divorizi.
Avrei tanto da aggiornare ma nessuna correlativa brillante avventura da raccontare. E non perchè non abbia avvenimenti carini da raccontare ma, semplicemente, perchè sono letteralmente disconnessa.
Tra sito, tribunale, borsette e blog di cucina, non ho neanche il tempo di lavarmi i capelli.
E quando riesco a lavarmeli, ovviamente sempre ad orari improbi tipo alba o piena notte o dopo pranzo quando si rischia la congestione, vengono per il 90% delle volte (il restante 10% è in grazia di Dio)un informe ammasso lanuginoso del quale mi consolo dicendo :"Almeno sono puliti!"
Bella consolazione (anche se, la questione lavaggio tricotico random è comune tra le colleghe avvocati. Qualche giorno fa, innanzi ad una macchina fotocopiatrice, in fila, che lo dico a fare, approfondivamo tale argomento. Sarebbe bene organizzare un summit mondiale).
Dicevamo, tante cose ma energia zero per raccontarle.
E allora mi limito a far parlare le immagini.


Borsa di duchesse rosa antico con frangia di seta e ricamo realizzato a mano con corallini dorati (la foto è pessima, il tessuto è molto difficile da rendere -.-). Interno foderato in raso rosa, leggermente imbottita. Catena dorata originale vintage.
Insieme a questa sono stati realizzati due deliziosi cuscini (essì, la premiata ditta si occupa anche di complementi d'arredo) che faranno bella mostra di sè nella vetrina di questo negozio qui assolutamente adorabile.






Cuscino di misura 30x30 cm in cotone lilla, con ricamo realizzato a mano e nappe ai quattro angoli. Chiusura con cerniera, imbottituira.


Cuscino 20x20 cm realizzato in cotone rosa, un bocciolo di rosa ricamato a mano e corallino dorato applicato. Passamaneria viola. Chiusura con cerniera, imbottitura





Borsetta a spalla in velluto di cotone marrone, di forma leggermente trapezoidale con fiocchetto e interno a stampa animalier. Leggermente imbottita.




Particolari


Interno


Alla prossima piccola anticipazione della collezione Nippon :)

lunedì 1 novembre 2010

Di Roma, civette e scamorze

Tornata da una settimana a Roma, tornata da pioggia, sereno, nuvole, il grigio verde del Tevere, i cormorani sull'isola tiberina, i massaggi e i petali di rosa, le risate e le passeggiate interminabili, il cibo che diventa costante sottofondo tra un monumento ed un'altro.
La torta di noci di Babington, la Cantantessa nell'ascensore, la signora del 4° piano che si lamenta del mio passo felpato e il coraggio di tutto il gruppo ad ascoltare nascosti, chi sotto le coperte, chi dietro la propria porta.
Una spilla con una civetta, abiti, cous cous e fagiolini, persone nuove e amici ritrovati, scamorza e miele da evitare.
Gelato alle castagne e la mia nuova migliore amica, nuove prospettive, nuove speranze.
E fango, fango, sempre più fango nell'Italia del medioevo intelluale e coscenziale dove si torna servi della gleba. E dove si vuole far passare per violenti e riottosi dei concorsisti che sventolano fogli bianchi e che urlano alla vergogna delle Istituzioni che dovrebbero deontologicamente essere Illibatissime e Specchiate.
E quella pulizia morale la vengono a chiedere a noi giovani che forse non lo siamo più e che ci chiamano bamboccioni e che non abbiamo spazio per alzare la testa ed avere la dignità del nostro percorso e della nostra fatica perchè non ci è permesso.
E allora poi pensi che è tutta fatica sprecata, che tutti quegli strepiti, pianti, quello stridor di denti è stato inutile.
E trovi molta ma molta più soddisfazione nel creare borsette, nel rifugiarti nell'immaginifico mondo dei tessuti colorati e della passamaneria in pizzo.
E chissà che un giorno quel sogno, Catania, Roma, Perugia - non necessariamente in quest'ordine - non si possa avverare.