mercoledì 12 maggio 2010

103. Audacia

Il caldo sembra aver cominciato a mietere le prime vittime.
Tipo le mie estremità costrette in deliziose scarpine punta tonda e tacco basso in camoscio azzurro. Che dovranno immantinente essere accompagnate da una borsa in pandant.
Anche la mente dei clienti comincia a friggere.
A proposito dell'indicazione dei confini.
Pare che vi sia una certa reticenza (omertosa) nell'indicare il nome del proprio vicino di casa e confinanti vari. Fermo restando che poi ognuno conosce anche il numero esatto dei capelli del proprio dirimpettaio e le varie storie di corna che aleggiano nello stabile.
Dunque, notaio esasperato, cerca di estorcere i confinanti al cliente.
"Insomma, lei quando si affaccia dal balcone della cucina chi ha davanti???"
Sapete cos'ha risposto il cliente?
No, non potete arrivarci.
Il signore come confinante a nord ha nientepocodimenoche l'ETNA!
Non credo che occorrano altri commenti.
Riesumando le stratificazioni tessili del mio armadio ho trovato un paio di pantaloni orridi ma non troppo che possono essere resi decenti dalle summenzionate scarpine e qualche chiccosissima collana

(questa è di Chezbobo Bijoux - che io adoro,per inciso -)

Indosso il ritrovato preistorico e, con mio sommo stupore, nonostante l'era geologica stabilita dal C14 sia piuttosto vetusta (anni '90) e risalga a qualche kilo fa, riesco ancora ad entrarci.
Mi guardo con soddisfazione allo specchio.
Mi giro verso la creativa per eccellenza la quale guardandomi, esordisce con un sospiro:" E' stata molto lunga la strada verso la vita bassa!"

1 commento:

CriCri ha detto...

Che darei per rientrare nei miei vecchi pantaloni che adoravo!!!
Ricordo ancora che li ho messi per l'esame di zoologia I al primo anno d'università...
quanta amarezza..

però..
però..
li ho ancora nell'armadio e ora che faccio il corso di cucito.. appena posso me li rifaccio uguali sputati!
Anche se con due taglie in più!
Baci baci Cri Cri