lunedì 19 luglio 2010

Fra Diego

Tutta la  premiata ditta "Narcysa e co." si è spostata al mare da qualche settimana, come ho precedentemente comunicato ai lettori.
In questo ameno e ridente paesino marittimo, appena sotto Taormina (che io affettuosamente definisco "Il Postaccio" a causa dei vari disservizi a cui l'efficientissima amministrazione comunale ha abituato turisti, residenti e villeggianti), trovare una cerniera è facile come trovare Brad Pitt e Angelina Jolie come vicini di tavolo al ristorante.
L'ufficio Postale è uno e, pare, ad esclusivo appannaggio dei residenti.
Per dire, se sei un "forestiero", hai voglia di fare la muffa con i tuoi pacchi.
Nonostante ciò, mi cimenterò presto nella spedizione "Da Giardini con Amore".
Il ridente paesino, luogo di riposo per il corpo e per la mente, non lascia certo le necessità dell'anima al caso.
Solerti sacerdoti (non ho mai capito se propria sponte o richiamati da oltrensisti cattolici del luogo) si dedicano alla cura spirituale delle pecorelle in bikini.
Le funzioni, com'è anche logico, vengono svolte in luoghi di fortuna ma tanto, si sa che Chiesa è praticamente ovunque si preghi insieme (Matteo 18, 20) e quindi, verso le 19 una torma di aitanti ultrasessantenni, si incammina gloriosamente lungo il viale del villaggio turistico locale per utilizzare, a mò di navata, il piccolo anfiteatro.
Ora, normalmente, un villaggio turistico è, per antonomasia, luogo godereccio e caciarone.
Se poi aggiungiamo che ieri c'era anche il tradizionale Jam Camp il risultato è che mi dimenavo sulle note di YMCA mentre il sacerdote sistemava l'altare di fortuna.
Il Sacerdote stavolta non era il parroco locale che è solito presiedere le celebrazioni.
E neanche padre Lamberto che viene tutti gli anni dal Congo.
No,era diverso, un francescano.
Francescano che ha parlato in palermitano tutto il tempo, che gesticolava come un giudice di mia conoscenza (indizi per la P.i.C e per la P.G : ha un fratello simpatico come un mal di denti, in un'altra vita deve essere stato un prestigiatore, ti ringrazia per aver fatto udienza con lui. Se ancora nn avete capito chi è vi dico che il suo nome comincia per L. e finisce per O. Allora, la uno, la due o la Tre??? :D) e che, commentando il Vangelo (Luca 10, 38-42) ed esaltando la virtù di Maria che ha lasciato tutto per ascoltare la Parola, ha terminato la sua omelia dicendo (sempre in palermitano, non ce lo dimentichiamo)
"E macari vero cà su Marta non trafichiava, Gesù non manciava!"*
Detto ciò e avendo rallegrato i gentili lettori con freschi aneddoti, mi accingo a postare le foto delle novità che mi suggerisce l'aria marina!


Borsetta a mano, da sera, realizzata in tessuto tono su tono nero, lo stesso utilizzato per la borsa della P.i.C, con delle rose viola in passamaneria su tulle e con un laccetto per attaccarla al polso.



L'interno è foderato con raso viola


Altra novità (accanto alle splendide foto bucoliche che vi sorbirete fino all'autunno) è il fermaglio decisamente charleston che ho creato.


 Base ricorperta in tessuto a base cadì verde scuro, decorata con un cappellino nero con perla, veletta a pois e grande piuma di pavone.
Ideale per rendere speciali anche le acconciature più semplici!
(chiaramente non nel mio caso nel quale si evince in tutta la sua chiarezza visiva la innegabile parentela con cugino IT )




* Traduzione per i profani: "Se Marta non si fosse attardata nelle faccende domestiche, Gesù non avrebbe avuto nulla da mangiare"




3 commenti:

grazia1887 ha detto...

Quel fermaglio è così bello che quasi mi pento di non metteremai niente tra i capelli! :D

Narcysa ha detto...

Grazie mille!!! ^_^
Potresti sempre cominciare a provare!!!:DDDDD

L'armadio del delitto ha detto...

La borsetta è deliziosa, così come il fermaglio!

Adoro la Sicilia, ma Taormina mi sembra un po' Venezia o la Tour Eiffel: strapiena di turisti!